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Turismo: primi i cinesi, male gli italiani

8 Aprile 2013

 
 

THE ASIAN OBSERVATORY 
MADRID - I cinesi sono diventati la fonte di reddito più grande per quanto riguarda il turismo globale. Nel corso del 2012 hanno speso per viaggi all’estero circa 79 miliardi di euro.
La spesa totale è aumentata del 40% rispetto all’anno precedente. I cinesi si piazzano saldamente al primo posto nella classifica dei paesi che spendono di più per turismo, al secondo posto si sono piazzati i tedeschi seguiti dagli americani.
I dati sono stati forniti dalla organizzazione delle Nazioni Uniti che si occupa di turismo.
L’ondata di turisti cinesi è dovuta all’innalzamento dei redditi individuali, alla riduzione delle restrizioni di viaggio e a una moneta che si sensibilmente rafforzata. I cinesi non sono l’unica popolazione che ha visto incrementare le spese turistiche. I russi hanno aumentato le spese del 32% spendendo circa  33 miliardi di euro, passando dal settimo al quinto posto della classifica.
Secondo i dati dell’ONU le economie emergenti continuano a guidare la crescita di domanda turistica. Questa crescita riflette in parte l’ingresso nel mercato del turismo della classe media in crescita in questi paesi.
Sta aumentando anche il numero di cinesi che decidono di visitare i paesi stranieri senza passare dalle agenzie di viaggi organizzati. Rispetto ad altre tipologie di turisti sono molto intraprendenti e preferiscono affittare un auto invece di far parte di un gruppo di turisti su un autobus.
Inoltre i cinesi si rivelano grandissimi amanti dello shopping, quando viaggiano all’estero si caricano di souvenir per parenti e amici.
Anche le spese dei mercati turistici tradizionali sono cresciute, i tedeschi e gli statunitensi sono cresciuti del 6% ciascuno mentre gli Inglesi sono cresciuti del 4%. Le spese di francesi e italiani sono invece calate rispettivamente del 7% e del 2%.
Altre popolazioni in crescita sono venezuelani più 31% e i polacchi più 19%.

THE ASIAN OBSERVATORY

 
 
 
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